lunedì 12 dicembre 2022

ANASSAGORA

 


UNA DELLE PRIME FIGURE DI “SCIENZIATO” 

Anassagora nasce a Calzomene intorno al 500 a.C.,  e può essere considerato il primo vero “scienziato”. Venne accusato di empietà perché considerava il sole, non. Come un dio, ma come semplice massa infuocate; è per questo che viene cacciato dalla città morendo in esilio.

Egli tratta i fenomeni come effetti di cause naturali, e non come frutto di misteriose forze divine. Per quanto riguarda la cosmologia, Anassagora mostra di avere una percezione delle dimensioni e della configurazione dell’universo migliore di quella dei suoi predecessori.  Questo perché diceva che il sole ci appariva piccolo perché è molto lontano da noi, inoltre riteneva che esso non fosse un elemento che appartenesse alla Terra ma che ruotasse intorno ad essa.

LA TEORIA DEI SEMI    

Secondo la teoria sei semi esistono particelle piccolissime e invisibili di materia, che combinandosi variamente, danno origine a tutte le cose visibili, infatti sono infinitamente divisibili e infinite in quantità e numero. Inoltre, oltre alla quantità di semi prevalente che ne determinano la natura, sono sempre presenti anche i semi di tutte le altre sostanze; ed è per questo che Anassagora afferma che tutto è in tutto: in ogni cosa troviamo i "semi" di ogni altra cosa.

Se quando mangiamo pane e beviamo acqua, noi nutriamo tutto il nostro corpo, tanto che ci crescono le ossa, le unghie e i peli, dobbiamo dedurre che in quel pane e in quell'acqua ci sono i semi delle ossa, dei peli, delle unghie etc.

All'inizio egli afferma che tutto era uno, cioè erano confusi insieme prima che avvenisse il processo di separazione e differenziazione che diede origine alla realtà attuale. Non bisogna quindi lasciarsi ingannare dalle apparenze, dobbiamo riconoscere che in tutte le cose permane una base comune e unitaria, costituita da infiniti elementi invisibili.

come potrebbe il capello nascere da ciò che non è capello, 
o la carne da ciò che non è carne

IL NOUS COME PRINCIPIO ORDINATORE

Anassagora, per spiegare l'origine dell'universo, ricorre all'azione di una forza chiamata da lui neus (intelligenza). essa determina il movimento che è causa della separazione e composizione dei semi secondo un ordine razionale. Di certo, essa non ha la funzione di creare il mondo, ne ha un'esistenza al di fuori di esso: pur essendo distinta dai semi, non è ne spirito ne Dio, ma è piuttosto un'energia illimitata, dotata di forza propria. La sua funzione è quella di dare forma al caos indistinto originario; in particolare l'intelligenza ha generato un movimento vorticoso nel caos primordiale, che ha portato alla separazione degli elementi opposti.

IL MODELLO DEL SAPERE SCIENTIFICO

Anassagora sottolinea con forza la stretta connessione tra l'esperienza sensibile e l'intelligenza.

Il processo conoscitivo inizia dall'esperienza concreta, grazie al cervello che ci permette di elaborare le sensazioni percepite;
interviene poi la memoria, che rende stabili nel tempo queste sensazioni;
l'intelligenza, quindi, interpreta i dati e formula ipotesi: la scienza;
e infine grazie al sapere pratico e operativo le cose diventano oggetti della nostra manipolazione e trasformazione.

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