domenica 16 ottobre 2022

I PITTAGORICI E LA CONCEZIONE MATEMATICA DELLA NATURA


-Nel periodo tra il IV e il V secolo a.C. il centro della vita culturale della Grecia si spostò nelle colonie greche dell'Itala meridionale (Magna Grecia) e della Sicilia. 
Tra queste città splendide e potenti abbiamo Crotone dove, sempre in questo periodo, venne a stabilirsi Pitagora, che era emigrato da Samo dove si era instaurato un governo ostile e tirannico.  Fonda qui una nuova scuola filosofica molto diversa dalle altre scuole di Mileto, la Fratellanza Pitagorica, un'associazione politico-religiosa di carattere aristocratico.
Pitagora era venerato dai suoi seguaci come una divinità e molti caratteri della scuola fanno pensare a una setta religiosa.

I suoi seguaci si dividevano in:

acusmatici: ai quali era imposto il silenzio e una rigida disciplina di comportamento. 
               - dal greco akùo, che vuol dire ascolto, odio

matematici: i quali potevano fare domande ed esprimere opinioni personali 

Certi aspetti sono ancora legati al mito che però vengono affiancati di eccezionale modernità , come per esempio l'accetazione delle donne e la loro partecipazione alle attività e allo studio.


DOTTRINA DELL'ANIMA:

Questa dottrina è ripresa dall'orfismo (Orfeo) e ritiene che dopo la morte l'anima fosse destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe; era però possibile interrompere il ciclo della reincarnazione con pratiche o riti di purificazione.

DOTTRINA DEL NUMERO:

Secondo i pitagorici il numero è il principio generatore; archè

1-2-3-4-10

cose imperfette --> numeri pari --> non sono limitati
cose perfette --> numeri dispari --> sono limitati

- I pitagorici ritengono che l'archè si identifichi con il numero, secondo loro le cose derivano dal numero in base a rapporti armonici e matematici che riguardano l'anima e il cosmo.

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