sabato 13 maggio 2023

IL PROGETTO FILOSOFICO: ARISTOTELE

IL PROGETTO FILOSOFICO DI ARISTOTELE



Il pensiero filosofico di Aristotele è uno dei pilastri della filosofia occidentale. Le sue idee hanno influenzato diversi campi del sapere, dalla teoria dell'azione alla logica, dall'epistemologia alla metafisica, dalla morale alla politica. Ecco alcune delle sue idee più significative:


1. Epistemologia Aristotele ha sviluppato una teoria dell'esperienza sensibile e dell'esperienza intellettiva. Secondo lui, l'esperienza sensibile è un'"'intuizione immediata" che ci permette di avere conoscenza diretta e certa delle cose delle quali possiamo avere esperienza diretta. L'esperienza intellettiva, invece, è un'"'analisi dialettica" che consente di provare la validità di una proposizione.


2. Metafisica Aristotele ha sviluppato una teoria della sostanza e dell'essenza. Secondo lui, la sostanza è ciò che sta alla base dell'esistenza di una cosa, ed è ciò che la rende "ciò che è". L'essenza" di una cosa, invece, è ciò che la rende "unici" o "distinti".


3. Etica Aristotele ha fatto uno studio sistematico della morale e dell'etica. Secondo lui, la morale è la capacità di distinguere tra ciò che è bene e ciò che è moralmente sbagliato. La moralità, invece, è la capacità di agire secondo coscienza.


4. Politica Aristotele ha sviluppato una teoria della giustizia e della politica. Secondo lui, la giustizia è la qualità che permette all'individuo e alla società di vivere in pace e in armonia. La politica, invece, è l'arte del governare e del gestire bene la città.


In totale, Aristotele ha scritto oltre 20 lavori, tra cui la "Metafisica", la "Fisica", la "Politica", I' "Etica nicomachea" e la "Poetica".



Secondo Aristotele, il sapere può essere suddiviso in due categorie principali: la conoscenza scientifica e la conoscenza pratiche.


La conoscenza scientifica è quella forma di conoscenza che ci permette di conoscere i principi universalmente validi e le cause dei fenomeni che si presentano nella natura. Questa conoscenza si basa sull'osservazione e sulla ragione e ci permette di comprendere i fatti in modo razionale.


La pratica conoscenza, invece, è quella forma di conoscenza che ci permette di scoprire le azioni che ci consentono di raggiungere uno scopo determinato. Questa conoscenza si basa sull'esperienza e sull'intervento nelle scelte.


In sintesi, secondo Aristotele, la conoscenza è suddivisa in filosofia (conoscenza scientifica) e politica (conoscenza pratica).


Il sistema delle scienze di Aristotele è diviso in tre parti principali:

 1) la filosofia naturale, che studia la natura in generale;

 2) la politica, che studia la società e l'amministrazione della cosa pubblica;

 3) la morale, che studia la vita morale e il bene.


All'interno della filosofia naturale, Aristotele distingue tra la physikè (filosofia naturale), che studia le cause naturali dei fenomeni, e la metaphysike (meta-filosofia), che studia la natura in sé. La physikè è a sua volta composta da tre discipline: 

1) la fisica, che studia i fenomeni naturali;

2) la biologia, che studia la vita degli esseri viventi; 

3) la psicologia, che studia la mente e le sue attività.


Per Aristotele, il fine dell'uomo è la felicità, che si raggiunge tramite la morale. Questa disciplina è a sua volta composta da tre parti: 

1) l'etica, che studia le virtù; 

2) l'etica politica, che studia le virtù del cittadino; 

3) l'etica economica, che studia le virtù del ricco.




 

lunedì 1 maggio 2023

LA TEORIA DELLE IDEE

La teoria delle idee

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Platone inizia la sua ricerca cercando di stabilire che cosa siano il bene e in generale i valori assoluti a cui deve ispirarsi il sapiente e in che modo si possa giungere a conoscerli.

Come prima cosa, Platone riconosce che i sensi non consentono di pervenire a un'idea unica e oggettiva del bene. Affidandoci ai sensi non raggiungeremo mai una conoscenza sicura e affidabile, perché l'esperienza sensibile non è sorretta da un criterio univoco di verità.

Per Platone quindi esistono dei criteri di verità immutabili e universali, cioè validi per tutti e indipendenti dall'esperienza sensibile: per esempio l'idea assoluta ti bontà.

Tali parametri sono costituiti dalle idee.


La prima navigazione si realizzava sospinti dal vento, mentre la seconda navigazione comportava, una volta subentrata la bonaccia, il ricorso ai remi.

Con questa metafora, Platone porta all'elaborazione la teoria delle idee. Infatti il filosofo sostiene di aver compiuto una prima navigazione spinto dalle ricerche dei filosofi naturalisti, per poi intraprendere una navigazione ulteriore basata soltanto sulle proprie forze, che lo conduce alla scoperta del mondo delle idee.

Egli inizia a domandarsi se la causa di ciò che è sensibile, mutevole, perituro non possa essere qualcosa che trascende il sensibile stesso e che abbia le caratteristiche dell'immutabilità, dell'eternità e dell'assolutezza.

Vi sono due piani dell'essere, uno fenomenico e visibile, il mondo delle cose, l'altro meta-fenomenico e invisibile, quello delle idee.

Le idee sono forma ideali di tutte le cose che esistono e hanno una natura divina, come la bellezza, la giustizia, la Verità, il Bene, la Saggezza, ecc. Inoltre, per Platone, queste idee esistono indipendentemente dall'esistenza materiale di qualsiasi cosa, e sono permanenti e immutabili. Le idee sono il vero oggetto di conoscenza per l'essere umano.


Nella visione platonica le idee sono dunque sostanze immutabili e perfette poste in un “altro” mondo: Iperuranio.


Per Platone, però non c'è una completa separazione tra il mondo delle idee e il mondo sensibile


Mimesi: le cose imitano le idee
Metessi: le cose sensibili partecipano in qualche modo della perfezione delle corrispettive idee nel mondo ideale
Parusia: delle idee nelle cose

In oltre le idee sono distinte in due grandi tipologie: 

a. le idee di valori morali, estetici e politici

b. le idee di enti geometrico materiali